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Il Percorso

La seguente descrizione vuol essere un elenco conciso delle sculture e delle strutture del Parco dei mostri, senza spiegazioni dettagliate, messe nell’ordine in cui il visitatore le incontrerà nell’itinerario all’interno del giardino.

Il percorso odierno del Sacro Bosco non coincide con quello originale. Entrando per l’ingresso principale attuale voluto dai proprietari del Sacro Bosco, poco più avanti sulla destra si vedono due Sfingi, i cui piedistalli presentano delle epigrafi.

Parco dei Mostri - Sfinge 1

Parco dei Mostri – Sfinge 1

La prima dice:

“CHI CON CIGLIA INARCATE/ET LABBRA STRETTE/ NON VA PER QUESTO LOCO/MANCO AMMIRA/LE FAMOSE DEL MONDO MOLI SETTE.”

Parco dei Mostri - Sfinge 2

Parco dei Mostri – Sfinge 2

La seconda:

“TU CH’ENTRI QUA PON MENTE/PARTE A PARTE/E DIMMI POI SE TANTE/MERAVIGLIE/SIEN FATTE PER INGANNO/O PUR PER ARTE.”

Una volta arrivato davanti alle due Sfingi, il visitatore può scegliere tra due strade. Ora noi andiamo a sinistra: a pochi passi sulla destra si trova Pan – interpretabile anche come Giano -, poi, arrivando in fondo al sentiero ci si incontra l’enorme testa di Proteo Glauco. L’antica divinità marina viene raffigurata come un mascherone gigantesco con la bocca spalancata. Attorno alla sua testa sono scolpite delle ali di farfalla. La sfera sulla sua testa rappresenta il globo terrestre su cui c’è un piccolo castello che forse allude alla potenza della casata degli Orsini.

Parco dei Mostri - Proteo

Parco dei Mostri – Proteo

Per proseguire il percorso, bisogna tornare indietro e dopo aver lasciato alle spalle le due Sfingi, continuando avanti, ci s’imbatte nelle rovine di un Mausoleo, che imita un rudere etrusco. Il frontone della tomba presenta delle figure scolpite a bassorilievo: un guerriero oppure un tritone, una sirena con una melagrana in mano e tre esseri pisciformi, il primo dei quali è un delfino.

Proseguendo, poco più avanti sulla destra, è possibile scendere delle scale che conducono davanti ad una grandiosa opera interpretata in vari modi, ne menzioniamo due: Lotta tra giganti oppure Orlando che squarcia il pastorello. Un’iscrizione è ad accompagno di questo colosso:

“SE RODI ALTIER FU GIA DEL SUO COLOSSO/PUR DI QUEST’IL MIO BOSCO ANCHO SI GLORIA/E PER PIU NON POTER FO QUANT’IO POSSO.” Alcune parole superstiti di una iscrizione sulla sinistra della statua dice: FIER GIGANTE/… O SCEMPIO/…ANGLANTE.

Parco dei Mostri - Lotta di Giganti

Parco dei Mostri – Lotta di Giganti

Continuando il percorso, più in basso a destra, su un terrazzamento lambito da un ruscello, ci si ritrova a fronte di un’enorme Tartaruga, sul suo dorso, su un piedistallo, la figura di una donna che poggia un piede su una sfera. La tartaruga è ingigantita rispetto alle dimensioni naturali, mentre la donna, – un tempo provvista di ali e di due strumenti musicali a fiato che teneva nelle sue mani -, è rappresentata in dimensioni rimpicciolite. Lo sguardo della Tartaruga si dirige verso il lato opposto del ruscello, dove ci si scorge un’Orca a fauci spalancate.

Parco dei Mostri - Orca

Parco dei Mostri – Orca

A pochi passi dalla Tartaruga il visitatore trova la Fontana del Pegaso, scavata di un solo blocco ed inclinata. La figura mitica di Pegaso si ricollega, come varie altre opere del Sacro Bosco, alle conoscenze letterarie di Vicino Orsini che poteva aver incontrato l’immagine del cavallo alato durante la lettura del Sogno di Polifilo (Hypnerotomachia Poliphili), poema cavalleresco attribuito a Francesco Colonna. L’opera molto conosciuta nel tardo Rinascimento, descrive il viaggio immaginario di Polifilo nel sogno, in luoghi fantastici permeati di significati allegorici. Il linguaggio, pieno d’invenzioni di parole, è simbolico e ricco nelle descrizioni dei luoghi, delle opere architettoniche e degli elementi naturalistici. Non a caso il libro, pubblicato nel 1499 ed illustrato da mirabili xilografie, ispirò molti giardini rinascimentali e tardo rinascimentali, tra i quali probabilmente quello di Bomarzo.

Parco dei Mostri - La Tartaruga con la Fama

Parco dei Mostri – La Tartaruga con la Fama

Proseguendo il percorso lungo il sentiero che costeggia il ruscello, a sinistra vedete un Tronco d’albero e a destra una Colonna mozzata i quali vanno probabilmente interpretati come finte rovine.

Pochi passi più avanti rispetto ai falsi ruderi, si trova il Ninfeo nella cui parte antistante, in una delle tre nicchie sono scolpite le Tre grazie, mentre nella parte rientrante sono presenti altre cinque nicchie per altrettante ninfe. Il complesso architettonico è accompagnato dall’iscrizione mutila: L’ANTRO LA FONTE IL LI…/D’OGNI OSCURO PENSIER…

Sul lato opposto al Ninfeo, subito dopo i sedili, segue una Fontana a forma di una navicella alimentata da due coppie di delfini posti in poppa.

Il sentiero che costeggia il Ninfeo e la Navicella conduce ad uno spiazzo, chiamato anche Piazzale egizio, dove sulla sinistra scorgerete in una nicchia la statua di Venere che poggia i suoi piedi su di un drago ad ali spiegate o Basilisco. Ai lati della nicchia che accoglie la statua di Venere alla destra della volta crollata dell’antro è inciso a bassorilievo il Mascherone cornuto, identificabile con Giove Ammone. Un mascherone identico è posto per terra sulla sinistra dell’antro di Venere.

Parco dei Mostri - Venere sul Basilisco

Parco dei Mostri – Venere sul Basilisco

A fianco del Sacrario di Venere è posto il Teatro, la cui scena è inclinata, è stato recentemente oggetto di interessanti interpretazioni secondo le quali la struttura sarebbe la ricostruzione della macchina di Giulio Camillo Delminio. Il teatro reca incisa un’iscrizione: PER SIMIL VANITA MI SON AC…/…PARMI CORTO.

Parco dei Mostri - Il teatro

Parco dei Mostri – Il teatro

Sullo spiazzo antistante al Teatro sono posti due obelischi, le cui basi recano delle iscrizioni: SOLO PER /SFOGAR/IL/CORE e VICINO/ORSINI/NEL/MDLII.

Oltre i due obelischi, lo spiazzo viene integrato dalle sette Erme poste su pilastri.

Proseguendo, attira subito l’attenzione la Casa pendente, costruita su di un enorme masso di peperino inclinato. Sulla casa vedete lo stemma degli Orsini e due iscrizioni: ANIMUS QUIESCENDO FIT PRUDENTIOR ERGO e CRIST MADRUTIO/PRINCIPI TRIDENTINO/DICATUM. Una casa, pressochè identica appare in una tavola del Symbolicarum Quaestionum (1555/56, Bologna) di Achille Bocchi.

Parco dei Mostri - La Casa pendente

Parco dei Mostri – La Casa pendente

A sinistra del lato nord della Casa pendente si trova un altare di epoca imprecisata, sulla la cui sommità è posto un bassorilievo in peperino che reca una figura femminile in preghiera, probabilmente Maria Maddalena e Maria Egiziaca, in alto alla sua destra un piccolo crocefisso, alla sua sinistra delle piante difficilmente identificabili.

Salendo i gradini sulla sinistra della Casa pendente, si sale sul terrazzamento superiore, dove è possibile entrare nella casa, e una volta usciti, poco più avanti a sinistra, si arriva sulla Platea di vasi. Due vasi recano ancora delle iscrizioni: FONTE NON FU TRA…/A GUARDIA SIA DELLE PIU STRANE BELVE   e NOTTE ET GIORNONOI SIAM VIGILI E PRONTE/A GUARDAR D’OGNI INGIURIA QUESTA FONTE.

Parco dei Mostri -La Platea dei Vasi

Parco dei Mostri -La Platea dei Vasi

In fondo della Platea di vasi è posta la Fontana di Nettuno-Plutone, di doppia identificazione.

Sulla sinistra della Fontana di Nettuno-Plutone, in angolo – da dove si osserva bene dall’alto il Teatro -, è posta una gigantesca figura femminile, la Ninfa dormiente.

Parco dei Mostri - La Ninfa dormiente

Parco dei Mostri – La Ninfa dormiente

Nei pressi della Ninfa dormiente, si trova un Mascherone cornuto, identico a quello posto a fianco dell’Antro di Venere. Appresso, i resti di una Torretta.

Tornando indietro nella Platea di vasi, oggetti riconducibili ad urne cinerarie etrusche, pseudo-reperti, a fianco della Fontana di Nettuno-Plutone vedete un Drago che lotta contro due belve, un leone ed un lupo o forse leonessa. Gli occhi del Drago fissi davanti a lui, nella direzione su un altro gruppo scultoreo, l’Elefante scolpito a grandezza naturale con sul suo dorso una torretta di guerra e che afferra con la proboscite un legionario romano.

Parco dei Mostri - La Fontana di Plutone-Nettuno

Parco dei Mostri – La Fontana di Plutone-Nettuno


Parco dei Mostri - Il Drago in lotta

Parco dei Mostri – Il Drago in lotta

Stando ancora nella Platea di vasi, volgendo lo sguardo al lato opposto alla Fontana di Nettuno-Plutone, dietro gli alberi scorgerete una figura di donna con un grande vaso sulla testa, interpretabile come Cerere/Demetra-Anfitrite, che, nel retro presenta un complesso di sculture riconducibili al mondo acquatico: figure femminili con ali di farfalla e code di pesce, nereidi, una creatura marina barbuta.

Parco dei Mostri - L'Elefante 1

Parco dei Mostri – L’Elefante 1

Passando davanti a Cerere/Demetra-Anfitrite ed oltrepassato l’Elefante, guardando sulla sinistra, incontrerete l’Orco, un mascherone infernale le cui fauci spalancate permettono di entrare nella sua bocca. Ci si trova in una grotta fresca ora, che accoglie il visitatore con sedili che scorrono lungo le pareti e un tavolo al centro, scolpiti nella roccia. Sul labbro superiore dell’Orco è leggibile la scritta OGNI PENSIERO VOLA, integrata deliberatamente dai proprietari del Sacro bosco, mentre la frase originaria diceva: LASCIATE OGNI PENSIERO VOI CH’ENTRATE.

Parco dei Mostri - Cerere-Demetra

Parco dei Mostri – Cerere-Demetra


Parco dei Mostri - L'Orco 2

Parco dei Mostri – L’Orco 2

Proseguendo avanti, sulla sinistra vedete il Vaso gigante, alto sei metri e mezzo, come tante altre strutture del giardino, rappresentato fuori scala. La funzione del vaso poteva essere quello di sostegno a lampade o fiaccole per illuminare di notte la radura intorno.

Parco dei Mostri - Il Mausoleo

Parco dei Mostri – Il Mausoleo

Di fronte al vaso un po’ più distante sulla destra, si trova l’Ariete dal vello d’oro, accanto vedete una tomba a fossa, inclinata come altri elementi del parco. E interpretabile come pseudo-reperto archeologico.

Parco dei Mostri - Il Vaso gigante

Parco dei Mostri – Il Vaso gigante

Continuando il percorso, tornando indietro nella direzione dell’Ariete, poco più avanti, verso una scalinata che condurrà sul terrazzamento superiore, incontrate la Panca etrusca. E un sedile inclinato incassato in una nicchia con copertura ad arco e presenta un’iscrizione incisa nella parete che sovrasta la seduta: VOI CHE PER MONDO GITE ERRANDO, VAGHI/DI VEDER MARAVIGLIE ALTE E STUPENDE,/VENITE QUA, DOVE SON FACCIE ORRENDE,/ELEFANTI, LEONI, ORSI, ORCHI E DRAGHI.

Parco dei Mostri - La Panca etrusca

Parco dei Mostri – La Panca etrusca

Continuando la passeggiata, si sale sul terrazzamento superiore. Sulla destra incontrate Cerbero, il guardiano dell’Inferno, a sinistra, vedrete il retro di una figura. Passando davanti, scorgerete la figura di una donna, interpretabile come Proserpina, la regina degli Inferi. Proserpina è scolpita sulla parte sovrastante un sedile curvato, con la braccia poggianti sulla spalliera e la corona sulla testa. Il terrazzamento, come quello della Platea di vasi, appare in pianta come un sito archeologico riferito ad un’antica basilica. Di fronte a Proserpina, al lato opposto, vedete due Orsetti reggenti la figura araldica degli Orsini, mentre sulla destra e sulla sinistra della “basilica” sono poste delle ghiande e delle pigne.

Parco dei Mostri - La Platea con Proserpina, Cerbero, le Pigne e le Ghiande

Parco dei Mostri – La Platea con Proserpina, Cerbero, le Pigne e le Ghiande

Dietro agli orsi incontrate una coppia di Leoni tra due figure femminili. Queste sono poste una di fronte all’altra. Una è una Sirena bicaudata. L’altra è un’Arpia con ali e zampe da uccello con coda da sirena e porta un paniere sulla testa, come Cerere.

Parco dei Mostri - La Sirena

Parco dei Mostri – La Sirena

Prendendo il sentiero vicino all’Arpia, seguendo per pochi metri in direzione dell’ingresso, sulla destra si sale sugli scalini e si arriva al Belvedere. La struttura è d’impianto rotondo che si affaccia allo Xystus sottostante (la Terrazza con le ghiande e le pigne), da dove è ben visibile l’iscrizione incisa sulla parete rocciosa che funge da zoccolo alla balconata:

CEDEAN ET MENPHI E OGNI ALTRA MERAVIGLIA/CH’EBBE GIA IL MONDO IN PREGIO AL SACRO BOSCHO/CHE SOL SE STESSO E NULL’ALTRO SOMIGLIA.

Parco dei Mostri - L'Arpia

Parco dei Mostri – L’Arpia

Nelle vicinanze del Belvedere, salendo alcuni scalini si raggiunge il Tempio, eretto in memoria della moglie di Vicino Orsini, che ha suscitato l’interesse di molti studiosi per il suo valore architettonico e per i suoi elementi simbolici.

Parco dei Mostri - Il Tempietto

Parco dei Mostri – Il Tempietto

PRENOTAZIONE VISITE GUIDATE ED INFORMAZIONI:

cell. +39 328 4248738 –  info@artinvistaguideviterbo.com

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